La Storia

La Biblioteca Statale di Macerata, nata dalla collaborazione fra l’allora Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e l’Università degli Studi di Macerata, ha iniziato ufficialmente la sua attività il 1° dicembre 1990. Istituita con D.I. del 7 marzo 1987 come Sezione staccata della Biblioteca Nazionale di Napoli, è diventata autonoma nel 2002. Le prime attività  per l’istituzione in Macerata di una Biblioteca statale risalgono al 1978, quando lo stato acquistò la biblioteca privata Buonaccorsi, della omonima famiglia di Potenza Picena, con la conseguente necessità di collocarla in un adeguato istituto culturale. Successivamente, nel 1979, il Rettore dell’Università di Macerata metteva a disposizione alcuni locali dell’ex Palazzo di Giustizia sito in via Garibaldi che l’Ateneo si accingeva a ristrutturare come sede di istituti e dipartimenti. Il 1° dicembre 1990 il personale, distaccato dall’Archivio di Stato di Macerata, prendeva possesso degli ambienti destinati alla Biblioteca che veniva aperta ufficialmente al pubblico l’11 febbraio 1992.

 

La Biblioteca si trova in posizione strategica all’interno delle mura cittadine, pregevole edificio che nei secoli XVII-XVIII ospitava il Monastero di Santa Chiara, con annessa chiesa omonima oggi adibita a sala di lettura. Nel 1808 la chiesa e il monastero, in seguito alle soppressioni napoleoniche, venivano trasferiti al demanio e trasformati in Palazzo di Giustizia e carcere giudiziario, funzione che l’edificio ha conservato fino agli anni Sessanta del secolo scorso,  con  l’antica cappella seicentesca del monastero utilizzata come aula della Corte d’Assise. Dopo un accurato intervento di ristrutturazione ad opera dell’Università di Macerata, il piano ammezzato di questo grande complesso è diventato sede della Biblioteca Statale il cui personale ha subito iniziato l’impegnativo e appassionante compito di  acquisizione e organizzazione  delle raccolte bibliografiche, a partire dalle opere basilari e avvalendosi anche delle consistenti donazioni ricevute dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il restauro della pregevole scaffalatura dell’antica biblioteca Buonaccorsi, realizzato a cura della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, consentiva intanto di ricollocare la prestigiosa raccolta bibliografica nella sua sede originaria, all’interno della sala di lettura.

 

Fin dal 1991 la Biblioteca ha partecipato con l’Università degli Studi di Macerata al progetto di realizzazione di un catalogo unico maceratese che ha trovato compimento nel 1994, con l’adesione al progetto anche della Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, nella  costituzione del Polo Unimc. Seguiva un lungo periodo di sperimentazione che si concludeva nel 1997  con il collegamento all’indice nazionale SBN. Nell’ambito della riorganizzazione complessiva del sistema bibliotecario della regione Marche  il polo maceratese, insieme al Sistema Interprovinciale Piceno delle province di Ascoli Piceno e Fermo è attualmente confluito nel Polo Marche Sud.

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